Decreto rilancio: contributo a fondo perduto per imprese e autonomi
Al fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Decreto-Legge 19 maggio 2020 n. 34, cd. Decreto rilancio, prevede un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario titolari di partita iva.
Sono esclusi da questo contributo:
- I soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione di tale istanza;
- Gli enti pubblici di cui all’art. 74, ai soggetti di cui all’art. 162-bis del Testo Unico Imposte sui Redditi;
- contribuenti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli articoli 27, e 38 del Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27;
- l lavoratori dipendenti;
- I professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n. 509 e 10 febbraio 1996, n. 103.
Ma entriamo nello specifico e vediamo quali elementi sono stati ritenuti fondamentali affinché si possa beneficiare di questo sostegno economico.
I soggetti che potranno usufruire del citato sostegno economico devono verificare alcune condizioni:
- Ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019;
- Ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per il calcolo esatto di predetti importi bisognerà far riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni e prestazioni di servizi.
Questo contributo spetterà, indipendentemente dal fatturato, a tutti quei soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 e a coloro che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio dei comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19, cioè le zone rosse chiuse prima del lockdown.
Il calcolo dell’ammontare a fondo perduto viene determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019, cioè:
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta 2019;
- 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro nel periodo d’imposta 2019;
- 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori ad 1 milioni di euro e fino a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019.
L’ammontare dell’indennizzo avrà un tetto minimo e cioè sarà riconosciuto per un importo non inferiore a 1000 euro per le persone fisiche e a 2000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Ai fini dell’ottenimento del contributo a fondo perduto, i soggetti interessati dovranno presentare in via telematica, un’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti sopra citati, entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura telematica per la presentazione della stessa.
Dott. Cristian Massi