Gli Enti Filantropici: particolari Enti del Terzo Settore
Negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti radicali e sfide culturali, politiche e sociali senza precedenti.
Ci siamo accorti che, sotto il profilo umano, potevamo fare di più, potevamo impegnarci di più, a sostegno di chi è meno fortunato di noi.
Il mondo del Terzo Settore e dell’economia sociale è, senza dubbio, uno dei temi centrali dell’evoluzione del nostro periodo.
Tra le particolari tipologie di enti del Terzo Settore si annoverano gli Enti filantropici.
Ma cosa sono veramente gli enti filantropici?
Questi ultimi, come viene identificato nell’art. 37 comma 1 del D. Lgs. 117/2017, sono enti del Terzo Settore costituiti in forma di associazione riconosciuta o di fondazione al fine di erogare denaro, beni o servizi, anche di investimento, a sostegno di categorie di persone svantaggiate o di attività di interesse generale.
Il settore della filantropia istituzionale si sta pian piano espandendo in tutto il mondo, soprattutto nel nostro paese negli ultimi 20 anni.
Seppur, la riforma del Terzo Settore abbia messo ordine agli enti filantropici dal punto di vista normativo e fiscale è senza dubbio un mondo in fase di sviluppo, che inevitabilmente ha bisogno di essere sostenuto e raccontato.
Gli enti filantropici, di diversa natura e origine, possono essere identificati come condivisione di tradizioni, competenze e risorse finanziarie messi a disposizione dello sviluppo umano e sostenibile del nostro paese.
Essi affrontano temi come la promozione dei diritti umani, il razzismo, il welfare, la tutela dell’ambiente, ma non devono essere considerati degli enti erogatori, ma organizzazioni che attivano il capitale sociale ed umano.
È proprio questo uno dei punti centrali del nostro tema, l’attivazione del capitale sociale ed umano, realtà che per molti anni è stata trascurata e accantonata.
In virtù di ciò, l’art. 38 comma 1 del D. Lgs. 117/2017 individua in che modo gli enti filantropici traggono le risorse economiche per mettere in atto il loro scopo, soprattutto da contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari, rendite patrimoniali ed attività di raccolta fondi.
Questo a conferma che, tali enti, hanno bisogno di noi, e noi di loro come se fosse necessaria un’unione di forze.
Anche dal punto di vista del regime fiscale, le organizzazioni filantropiche sono state normate dall’art. 84 del Decreto sopra citato, confermando come questa realtà sia in continuo sviluppo ed espansione.
Un aspetto che fa ragionare sono i cd. “next generation donors”, la futura generazione di filantropi, che potrà rivelarsi come la più innovativa nella storia della filantropia.
Questa generazione si troverà ad affrontare problemi e bisogni molto più complessi ma avrà tra le mani un capitale davvero ingente ed una maggiore attenzione agli impatti dei propri progetti.
Quindi, le organizzazioni filantropiche rappresentano un’opportunità da cogliere e sviluppare, in un contesto odierno in cui le disuguaglianze sono sempre più diffuse, per mantenere la rotta verso il raggiungimento degli obiettivi, tanto ambiziosi quanto necessari.
Dott. Cristian Massi